Anna Falchi - Pium Paum (Vipula Vapula)

Erano gli anni in cui Anna Falchi era un personaggio di prima grandezza, non che sapesse fare molto, ma era molto bona. Vennero quindi, dopo i primi exploit con Fellini e Risi, anche il cinepanettone "S.P.Q.R. 2000 e 1/2 anni fa", la commedia italiana di serie z "Miracolo Italiano" e il buon horror di Michele Soavi "Dellamorte Dellamore", che le diederò popolarità e le permisero di partecipare al Festival di Sanremo del 1995 (uno dei più kitsch della storia) come valletta al fianco dell'ancora brassiana Claudia Koll e del conduttore Pippo Baudo.
Su quel palco la Falchi, di origini finlandesi, intonerà una filastrocca nella lingua nordica, l'unico ricordo che ancora aveva delle sue discendenze scandinave. E qualcuno avrà pensato perché non farne un pezzo da discoteca?
E così è stato, nasce "Pium Paum (Vipula Vapula)", unico disco inciso dalla showgirl. Non ebbe un grandissimo successo, se si esclude la settimana di permanenza alla numero 1 della mia classifica dell'epoca, possiamo anche dire che non se la filò nessuno.
Venne comunque inserita nella compilation "Hits On Five 9", raccolta selezionata da Pier Paolo Peroni che d'altronde conteneva diverse stranezze come la cover dance de "Il cielo in una stanza" cantata in italiano da una vocalist straniera, e ben due cover dei Duran Duran.

La versione che propongo è quella firmata da (o dagli?) XL, che io ricordo soprattutto per aver mixato "Yabba Dabba Dance 2".