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| MaestroGianni |
| | E’ un errore scrivere thè con l'acca? II Palazzi parla di grafia errata, e il Migliorini da evitare. Ma tutti i dizionari registrano questa parola, sia pure col rinvio al più semplice tè con l’accento; Il Dizionario Online di Italiano prevede entrambe le forme e quasi tutti i locali pubblici si attengono alla grafia più complicata, che è anche la più antica. Se ne deve concludere che scrivere thè non è vero e proprio errore. E’ tutt’al più un francesismo, che sta ormai diventando un arcaismo. Probabilmente in Italia si cominciò a scrivere thè per imitazione del francese thè (che esisteva fino dal ’500) in tempi nei quali l’inglese tea era generalmente ignorato. L’ortografìa italiana tende a semplificarsi; ma se sarebbe pedanteria invitare gli amici a un thè con l'acca, peccherebbe di pedanteria anche chi volesse censurare le insegne con la scritta «sala da thè», trattandosi di un francesismo accettato e tradizionale. (C’è del resto anche il nome geografico Rho, con un’acca del tutto inutile). Il nome della nota bevanda entrò nel vocabolario inglese fino dal sec. XVI con la grafia tay oppure tee (forse attraverso l’olandese thee). La trascrizione cià, usata dal Redi, viene dal cinese eh'a e appartiene all’elegante parlata dei mandarini. Voi che ne pensate?
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| | In portoghese lo chiamano chà
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| | Non ci dormo la notte per un simile interrogativo.
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