| Maradona, la nuova caduta
Il Pibe de Oro è stato trasportato d'urgenza in ospedale questa notte in seguito a un malore. Dopo alcune ore in terapia intensiva il trasferimento in una clinica di Buenos Aires. Il medico: "Ha bisogno di aiuto ma non è in pericolo di vita" Diego Armando Maradona. ApBUENOS AIRES, 13 aprile 2007 - Diego Armando Maradona è arrivato alle 10,05 (le 15,05 italiane) nella "Clinica de los Arcos" di Buenos Aires dove riceverà specifiche cure per il riacutizzarsi delle sue patologie. L'ambulanza messa a disposizione dal comune di Ezeiza era partita in mattinata dall'ospedale Madre Teresa di Calcutta, dove l'ex calciatore era stato ricoverato all'alba, ed è giunta alla clinica che si trova sull'avenida Juan B. Justo, all'altezza della Calle Paraguay. Il direttore dell'ospedale di Ezeiza, Oscar Cicco, ha indicato in una conferenza stampa che "Diego non è in pericolo di vita" ma ha bisogno di curarsi in un centro specializzato. Cicco, con evidente allusione al comportamento di Maradona, ha infine indicato che per il paziente "si dovrà seguire da vicino l'aspetto psichiatrico. Si dovranno fare studi approfonditi e scegliere un corretto appoggio terapeutico e dovrà rimanere in ospedale almeno per le prossime 48-72 ore. Di questo abbiamo parlato con il suo medico personale Alfredo Cahe". Secondo l'emittente televisiva di notizie Tn, per Maradona è stata preparata una stanza al secondo piano della clinica che appartiene al gruppo privato Swiss Medical che lo assiste. Davanti alla clinica si è riunito un folto gruppo di giornalisti e cameramen, mentre la polizia regola il traffico per evitare ingorghi. IL NUOVO RICOVERO - Diego Maradona era stato nuovamente ricoverato questa notte per il peggioramento delle sue condizioni. Secondo il sito del quotidiano argentino Infobae e l'emittente televisiva argentina TN l'ex calciatore si è sentito male durante la notte è stato portato in ambulanza dal suo medico personale Alfredo Cahe nell'ospedale Madre Teresa di Calcutta di Ezeiza, a circa 40 chilometri da Buenos Aires, dove è rimasto per alcune ore nel reparto di rianimazione. In questa località Diego si era trasferito dopo aver lasciato la clinica Guemes nella notte di martedì. Al momento delle dimissioni sembrava che l'ex campione si fosse completamente rimesso dopo il ricovero d'urgenza per uno scompenso cardiaco e per i gravi danni al fegato provocati dall'abuso di alcol e cibo. L'EPATITE - Il Pibe de Oro era rimasto in ospedale fino a 48 ore fa dopo due settimane di cure. Ieri Alfredo Cahe, il medico che cura l'argentino da più di trent'anni, aveva espresso la sua preoccupazione: "Diego è ancora sotto l'effetto dei sedativi - aveva detto Cahe prima di litigare con Maradona - e soprattutto non si è ancora sottoposto ad esami specifici. Deve decidersi ad affrontare un percorso psicologico serio". Il medico ha sdrammatizzato la dichiarazione del Pibe de Oro, che in diretta tv lo aveva licenziato, racconta del loro rapporto: "Negli ultimi 30 anni episodi di questo tipo si sono verificati tantissime volte. Quando gli ho chiesto se ero ancora il suo medico personale - ha proseguito Cahe - mi ha mandato a quel paese e siamo andati a mangiare". "SOTTO CONTROLLO" - In una conversazione con Radio Continental, il dottor Cahe ha cercato di sdrammatizzare la situazione assicurando che "tutto è sotto controllo" e che Maradona "potrebbe aver avvertito il riacutizzarsi del suo problema epatico, è sedato e ha capito perfettamente la situazione". Intanto la tv TN ha precisato che il ricovero è avvenuto alle 5 (le 10 italiane) e che insieme a Maradona si trovano la fidanzata Veronica Ojeda e l'amico personale Gabriel Buono. La stessa emittente ha aggiunto che il primo bollettino medico dell'ospedale Maria Teresa de Calcutta sarà alle 8,30 (le 13,30 italiane). IL BOCA - Solo poche ore prima del nuovo ricovero, Maradona (apparso in un video su internet in cui sembra stordito dall'alcol in un casinò) aveva espresso davanti ai microfoni di TyC Sports la volontà di assistere domenica a Boca-River: "Sto bene, ho recuperato- ha detto Maradona - e fino a quando avrò vita nulla mi impedirà di fare il tifo per i ragazzi. Andrei anche in ambulanza". Nei prossimi giorni Maradona avrebbe dovuto scegliere una clinica, probabilmente in Svizzera, dove proseguire il programma di disintossicazione dall'alcol. RABBIA - "Chi, come me e mio figlio, gli vuole bene sta male. Viviamo male queste ore, con rabbia, pensando a perché si sia ridotto così", ha detto Cristiana Sinagra, la madre di Diego jr. "Provo tenerezza per lui in questo momento, perché il mio sentimento è forte. Si trascina troppe cose dentro, chi gli sta vicino deve aiutarlo - ha aggiunto la Sinagra - I medici usino il pugno duro. La famiglia faccia qualcosa per farlo curare, ha quasi 47 anni, ancora una vita davanti e non deve stare così male. Occorrono stimoli nuovi. Dall'Argentina mi avevano detto che stava ancora male dopo essere stato dimesso, adesso proverò a chiamare Claudia per sapere come sta".
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